Materiały praktyczne JĘZYK WŁOSKI

                               





      STAGIONI DELL' ANNO   








       


IL CAFFÈ  - QUESTO LOCALE ITALIANO TIPICO       


                                                                         





              
NO ALLA TV ?
LA NOSTRA VITA DAVANTI ALLA TV
                          POSSIBILITA                                                                                    
                                             
                                            

                           COME SAREBBE, QUESTA NOSTRA CASA ?

in mattone  
in blocco ( in farfallino ) 
in vetro 
in legno 
in ceramica 
in piastelle 
in terracotta 
in pezzi di roccia presente in natura 
in marmo 
in granito 
in pietre naturali 
in plastica 


L'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha pubblicato i primi risultati del quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni, realizzato nel corso del 2011 con la collaborazione - volenti o nolenti - di tutti gli italiani.
 
- 59.464.644 sono le persone che vivono in Italia;
- 28.750.942 i maschi;
- 30.713.602 le femmine;
- in media ci sono 52 donne ogni 100 abitanti;
- 2.612.068 è il numero di abitanti di Roma, il comune più popoloso d'Italia;
- 30 è il numero di residenti di Pedesina (Sondrio), il comune meno popoloso d'Italia;
- 12.311,7 è il numero di abitanti per chilometro quadrato di Portici (Napoli), il comune più densamente popolato;
- 0,2 chilometri quadrati è l'estensione di Fiera di Primiero (Trento), il comune meno esteso d'Italia;
- 1.307,7 chilometri quadrati è l'estensione del comune più esteso: Roma;
- il 46 per cento dei cittadini vive al Nord, il 19 per cento al Centro e il 35 per cento al Sud e nelle isole;
- 70 è la percentuale di comuni con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti;
- 2.468.900 è il numero di persone in più censite rispetto al 2011, l'anno del precedente censimento;
- 22 milioni era il numero di persone che viveva in Italia secondo il primo censimento del 1861: in 150 anni la popolazione è quasi triplicata;
- 3.769.518 sono le persone straniere che vivono abitualmente in Italia, sono quasi tre volte il numero registrato dieci anni fa;
- 2,4 è il numero di componenti in media di una famiglia italiana;
- 6,34 per cento è l'incidenza di stranieri sul totale della popolazione;
- 28.863.604 sono le abitazioni presenti in Italia;
- 14.176.371 il numero di edifici;
- 71.101 persone dichiarano di vivere in tende, roulotte o baracche, nel 2001 erano poco più di 23mila;
- 9.607.577 sono i numeri civici in Italia.
SCUOLA

on fa mica come gli altri,

che, si sa, danno voti bassi o alti.

Lei pretende invece che rispondiamo a tempo yea

e si dica la lezione con bravura e precisione

con il fare stravagante che distingue quel cantante

Con quel passo snoccolato e quel ritmo sincopato

Rap scuola rap...

È proprio tanto bello imparare con il rap

Rap maestra rap

Sei forte, sei un mito, sei il meglio che c'è.

Se tu rappi geografia, storia, scienze e geometria

Saprai bene le lezioni, non avrai preoccupazioni!

Rap scuola rap...

Mi piace andare a scuola

Se la scuola è così rap!



Szkolny rap

Rap, szkolny rap !!!
Rap, szkolny rap !!!

Panda tylko w Chinach żyje,
Lwy w Afryce, małpy wszędzie,
Mars najbliższą nam planetą,
Jovannotti cool poetą ...

Nasza Pani zawsze chce
By jej odpowiadać "yeah!"
Z geografii, geometrii
czy pytają, czy z historii,
czy pomnożyć trzeba szybko,
czy na zachód słońce goni ...

Wszystko to tak łatwe jest,
gdy rapujesz
rapujesz !!!
I w tym rytmie synkopowym
wszystko wchodzi Ci do głowy

Rap, szkolny rap !!!
Rap, szkolny rap !!!



                    ATTENZIONE : L' AUTUNNO - FRA POCO : IL NATALE

                             

              BUONA FESTA ANCHE A TE       

CHE VITA BELLISSIMA !!!

                                 

                            





  SOGNO DI UN BORGHESE by AGATA



- Buongiorno signorina. È il tempo per svegliarLa. La colazione è già sulla tavola!
Quando ho sentito la voce strana ho aperto gli occhi....
-Che cosa sucede? Dove sono?
Questa camera dove sono stata situata e stata molto grande e bellissima. Sopra la mia testa c’è stato il baldacchino del letto 
e accanto a questo c’è stato l’armadio con lo specchio ornato dai fiori d’oro.
Pensando: ,,Questo non è vero, io sto dormendo..’’ ho continuato a osservare la camera nuova e non ho potuto alzarmi...
-Tutti aspettano, signorina... Lei ha soltanto dieci minuti! – ha detto la voce, la stessa.
Allora...devo andare...però dove? Non so come si può trovare la sala da pranzo...
Per primo sono andata al gabinetto a prendere dell’aqua e la ho aspettato una donna che mi sembrava essere domestica.
Mi ha dato l’asciugamano, ha riempito la vasca e ha detto:
-La Sua veste e già preparata. Si trova nel Suo vestinario.- dopo queste parole e uscita... Ho preso la doccia rapidamente e sono uscita cercando la MIA guardaroba.
Questa si è trovata vis-a- vis della mia camera da letto. È stata così grande...
Al centro c’è stato un grande specchio ed a destra di questo ho visto la veste bella bella. È stata molto lunga ed in colore di bordo con bellissimi merletti bianchi.
L’ho messa e .... è stata ideale!
Andando attraverso il corridoio ho visto le pitture diverse, le sculture e tutte sono state molto eleganti e distinte-. Sorpassando moltissime sale ho trovato (infine) le scale (certo hanno avuto il corrimano d’oro). Fra un momento sono stata nella sala da pranzo. È venuto fuori che la mia famiglia nuova appariva come questa in realtà ... soltanto tutti sono stati strani, molto seri, distinti e troppo sapienti. Durante la colazione nessuno parlava, soltanto quando mio padre ha finito di mangiare , si è alzato e ha detto: ‘’Buona giornata a tutti’’ ed è uscito (senza baccio).
Maria (la nostra domestica) mi ha detto che fra mezz’ora avevo una lezione d' inglese allora dovevo prepararmi. Durante la via alla mia camera ho dato uno sguardo attraverso la finestra per vedere il giardino.Znalezione obrazy dla zapytania giardino      Questo che ho visto è stato meraviglioso! Il grande lago con l’aqua azzurra e intorno a questo si sono trovati gli alberi diversi, i tapetti dei fiori e dapertutto hanno lavorato giardinieri!
Che vita splendida!
La lezione, l' ho avuta nello studio del padre. Là, ci sono stati moltissimi libri, le carte e al centro si trovava il grande globo. Non ho potuto fare attenzione all’insegnante vedendo queste cose meravigliose.
Al mezzogiorno ho fato la passeggiata nel giardino(però, avanti ho dovuto cambiarmi perchè questa veste non è stata accettata per andare fuori). Sono seduta sulla panchina fra gli alberi e ho osservato il mio castello. Appena adesso ho potuto vederlo completamente. Non ho potuto credere che questo era la mia casa!
Durante il pranzo ho parlato con mia sorella a proposito del viaggio all’estero. È venuto fuori che nostro padre andava domani in Francia e noi pottevamo andare con lui. Nel pomerriggio Maria mi ha detto che un cavallo che avevo aspettato era gia  nella stalla.
Allora sono corsa lá rapidamente ed ho dato ‘buongiorno’ a lui. Dopo cavalcavo sul campo della nostra famiglia durante due ore ammirando paessaggi.
Di sera ho iniziato a fare le valigie e pensando al giorno che arriva sono andata a letto...
-Agata, vuoi scherzare?! Sono le sette! Svegliarti!
-Mamma, perchè non hai detto : buongiorno signorina...?
Allora il mio castelloZnalezione obrazy dla zapytania cASTELLO con il grande giardino, con servi e cavalli è stato soltanto il sonno. Forse il giorno, questo sarà la realtà...Però adesso devo tornare alla vita quotidiana e devo andare rapidamente a scuola : in autobus e dopo a piedi ! CHE VITA DIFFICILE !

                        LA CANZONE DELLA FELICITA

                             Piosenka o radości
                     

Se sei triste,                                      Jeśli Ci smutno,

Ti manca l’allegria                            Radości Ci brak,  

Se vuoi scacciare                              Przyjdź   

La malinconia                                   I ze mną

Vieni con me !                                   Zaśpiewaj tak :

Ti insegnerò                                       Nauczysz się piosenki tej

La canzone della felicità…               Śpiewaj i się śmiej ! 

 

Batti le ali !                                   Leć jak na skrzydłach !

Muovi le antenne !                        Piosenka ta    

Dammi le tue zampine !                Radość i siłę Ci da 

Vola di quà                                   Tak ,jak ona

E vola di là                                   Tu i tam

La canzone della felicità …          Radość nieś dziś nam !  
                                                    


                                                

                                                      SPOSARSI IN ITALIA

                              
                                           ''TITANIC Francesco de Gregory

 

 La prima classe costa mille lire, la seconda cento,
la terza dolore e spavento.
E puzza di sudore dal boccaporto e odore di mare morto.

Sior Capitano mi stia a sentire,
ho belle e pronte le mille lire,
in prima classe voglio viaggiare su questo splendido mare.

Ci sta mia figlia che ha quindici anni
ed a Parigi ha comprato un cappello,
se ci invitasse al suo tavolo a cena come sarebbe bello.
E con l'orchestra che ci accompagna
con questi nuovi ritmi americani,
saluteremo la Gran Bretagna col bicchiere tra le mani
e con il ghiaccio dentro al bicchiere
faremo un brindisi tintinnante
a questo viaggio davvero mondiale, a questa luna gigante.

Ma chi l'ha detto che in terza classe,
che in terza classe si viaggia male,
questa cuccetta sembra un letto a due piazze, ci si sta meglio che in ospedale.
A noi cafoni ci hanno sempre chiamati
ma qui ci trattano da signori,
che quando piove si può star dentro ma col bel tempo veniamo fuori.

Su questo mare nero come il petrolio
ad ammirare questa luna metallo
e quando suonano le sirene ci sembra quasi che canti il gallo.
Ci sembra quasi che il ghiaccio che abbiamo nel cuore piano piano si vada a squagliare
in mezzo al fumo di questo vapore di questa vacanza in alto mare.
E gira gira gira gira l'elica
e gira gira che piove e nevica,
per noi ragazzi di terza classe che per non morire si va in America.

E il marconista sulla sua torre,
le lunghe dita celesti nell'aria,
E trasmetteva saluti e speranze
per questa crociera straordinaria.
riceveva messaggi d'auguri
in quasi tutte le lingue del mondo,
comunicava tra Vienna e Chicago in poco meno di un secondo.

E la ragazza di prima classe,
innamorata del proprio cappello,
quando la sera lo vide ballare lo trovò subito molto bello.
Forse per via di quegli occhi di ghiaccio
così difficili da evitare,
pensò "Magari con un pò di coraggio, prima dell'arrivo mi farò baciare".
E com'è bella la vita stasera, tra l'amore che tira e un padre che predica,
per noi ragazze di prima classe che per non sposarci si va in America,
per noi ragazze di prima classe che per non sposarci si va in America,
per noi ragazze di prima classe che per non sposarci...si va in America.

A PROPOSITO DELLE FAVOLE by Joanna

Non era necessario aspettare a lungo : la bestemia della povera si è realizzata. Il Gran Dio ha punito la vanitosa contessa per la sua insensibilità. Aveva lasciato la povera donna lamentando sulla spiazza, la contessa è corsa alle sue camere per cambiarsi perchè il suo vestito della pasta è stato già un pò rotto . “Non vedo l’ora del ballo. Sarò la più bella” pensava con il sorriso. La contessa ha aperto le grandi porte della sua guardaroba e ha cominciato a guardare i suoi vestiti. “No, questo no, troppo colorato, forse quello....no, non mi va, sembro essere più vecchia in questo. E horribile, fra quattro ore il ballo cominicia e io non ho niente da mettermi” Non pensare più, lei ha chiamato il suo cuoco: “Mi fai il vestito nuovo, questa volta non sarà di pasta, ma della cioccolata bianca e del marzipano! Vorrei il vestito bianco, come questo del merletto, come le spose lo portano. Cerca di farlo bene, se il vestito non sarà come lo voglio io, ti punirò crudelmente! Ricorditi!”
   

Il cuoco è corso alla cucina e la contessa ha deciso di fare un sonnellino. Ha chiamato i domestici per aiutarla a smettere il vestito di pasta. “Aiutami a smettere questo vestito. Voglio andare a letto” sbadigliando, lei ha detto alla domestica.. La domestica ha cominciato a sbottonare il suo gorsetto ma i bottoni non si muovano.”Mi dispiace, la mia donna, ma non riesco a sbottonare il Suo vestito” La domestica ha detto questo quasi piangendo.
“Stupida! Tu non sai far niente. Va di la! Chiama mia madre  e fai  subito!” Neanche sua madre suo padre hanno riuscito a sbottonare il suo vestito. La contessa stava correndo attraverso le sue camere urlando . Nessuno l’ha aiutata. In seguenti giorni loro hanno provato i vari modi per smettere questo vestito. Lei ha passato un giorno nella vasca con l’acqua calda. Niente è successo, il vestito era come la seconda pelle. Ma che peggio, dopo  tre giorni la pasta di quella il vestito è stato fatto ha cominciato a essere rotta e le mosce non hanno lasciato la contessa in pace. Dopo una settimana, la torturata contessa non trovando l’altra idea, ha deciso: “Non mangierò niente, dimagrirò e il vestito sarà più grande per me e così sarà facile  smetterlo ”. Lei non ha mangiato per i mesi e effettuamente si è affamata ( è morta della fame).


SPIAGGE di Renato Zero           

Spiagge, immense ed assolate,
Spiagge già vissute, amate poi perdute,
In questa azzurrità, fra le conchiglie e il sale,
Quanta la gente che, ci ha già lasciato il cuore.
Spiagge,
Di corpi abbandonati,
Di attimi rubati,
Mentre la pelle brucia,
Un'altra vela va, fino a che non scompare,
Quanti segreti che, appartengono al mare.
Un'altra estate qui, e un'altra volta qui,
Più disinvolta e più puttana che mai,
Mille avventure che, non finiranno se,
Per quegli amori esisteranno nuove
Spiagge,
Di cocco e di granite,
Di muscoli e di bikini,
Di stranieri e di bagnini,
Quel disco nel juke box,
Suona la tua canzone,
Per la tua storia che,
Nasce sotto l'ombrellone.
Spiagge
Un'altra vela va,
Fino a che non scompare,
Quanti segreti che,
Appartengono al mare.
Un'altra estate qui, e un'altra volta qui,
Più disinvolta e più puttana che mai,
Mille avventure che, non finiranno se,
Per quegli amori esisteranno nuove
Spiagge,
Dipinte in cartolina,
Ti scrivo tu mi scrivi,
Poi torna tutto come prima,
L'inverno passerà,
Tra la noia e le piogge,
Ma una speranza c'è,
Che ci siano nuove
  spiagge.  

                                                       ATTRAVERSANDO UN PAESE
  

Questi angoli bellissimi e straordinari sembrano dare fastidio alla gente vivendoci. Come pensi, perchè ?



  TRENO POPOLARE PER SPOLETO PARTENZA ORE 6.40

 

 Roma. Un treno popolare in partenza da Roma per Spoleto nel 1934. Quella dei treni popolari era stata una iniziativa  dell’ Opera nazionale dopolavoro.

Il biglietto costava pochissimo, in compenso il viaggio era sempre dir più faticosi. Soltanto cosi, però, allora, gran parte degli Italiani poteva viaggiare e veder

l’ Italia. La motorizzazione doveva ancora venire, una auto Balilla  costava diecimila lire. Era l’ epoca in andava di gran moda  la canzone “ Se potessi avere mille lire al mese ‘’. In quei tempi, sui treni, era ancora in uso la terza classe con I vagoni attrezzati con scomodissime panchine di legno.


Le nostre care....adorabili....generose , mille lire !!!

 
                     Canta Gilberto Mazzi



Che disperazione, che delusione dover campar,
sempre in disdetta, sempre in bolletta!
Ma se un posticino domani cara io troverò,
di gemme d'oro ti coprirò!
Se potessi avere mille lire al mese,
senza esagerare, sarei certo di trovar
tutta la felicità!
Un modesto impiego, io non ho pretese,
voglio lavorare per poter alfin trovar
tutta la tranquillità!
Una casettina in periferia, una mogliettina
giovane e carina, tale e quale come te.
Se potessi avere mille lire al mese,
farei tante spese, comprerei fra tante cose
le più belle che vuoi tu!
Ho sognato ancora, stanotte amore l'eredità
d'uno zio lontano americano!
Ma se questo sogno non si avverasse,
come farò.... il ritornello ricanterò!
Se potessi avere . . .





 

                          E gli Italiani, come sono, loro

 


       

                                   IN CUCINA

     


                         RETE AUTOSTRADALE ITALIANA

 

Dal sentiero all’ autostrada, la costruzione e lo sviluppo delle vie di communicazione è storicamente ‘’cosa nostra ‘’.Furono I Romani, i primi in occidente a concepire un sistema vario e proprio.

 

Le strade romane – la prima fu la VIA APPIA, costruita nel 312 a. C. cui seguirono l’ AURELIA, la FLAMINIA, la CASSIA. Il complsso della viabilità romana andò in rovina con le invasioni barbariche. Si dovette attendere fino al 1400 perchè la ripresa avesse inizio.

 

Nel 1886, infine, con l’ invenzione dell’ automobile, il trasporto di merci e persone su gomma divenne uno dei pilastri dell’ economia italiana.

 

La prima autostrada del mondo porta la data 1924, la MILANO-LAGHI, con uno sviluppo di 85 km. Dal 1925 al 1933 furono poste in funzione la MILANO-BERGAMO / 50 km /,la NAPOLI-POMPEI / 23 km /, la BRESCIA-BERGAMO / 48 km /, la MILANO-TORINO / 127 km /, la FIRENZE-MARE / 81 km /, la PADOVA-MESTRE / 25 km /, e la ROMA-OSTIA / 20 km / illuminata di notte da Ben 3 mila lampade.

 

In Italia, la costruzione, nel 1956, dell’ AUTOSTRADA DEL SOLE – A1 in codice autostradale – inaugura una nuova era.


          

                                     AL MERCATINO LOCALE
  

                                  T'insegnero by Povia

Ti insegnerò a nuotare
Così vedrai che il mare saprà chi sei quando l’ abbracci
E sulle sue onde ti farà dormire

Ti insegnerò che dare è meglio che avere
Perché se non ti aspetti niente
Ciò che ti arriva lo saprai godere

Ti insegnerò che avrai coraggio
Soltanto quando avrai paura e che la felicità
E ...
Se la vuoi si trova
Ricordati che vola solo chi osa
Diglielo tu al mondo come si fa
Diglielo tu al mondo come si fa
Dagli un motivo per cambiare qualcosa
E usa l’ironia che l’ironia ti consola
che te ne frega dai pure del tu
Dagli del tu a chi vuoi tu ..e tutto il mondo sarà una casa

Ti insegnerò a stirare e ai tuoi 18 anni mi stirerai il vestito
Ti prenderò la mano e sopra una carrozza ti porterò a ballare
Perché sarò il tuo re e non dimenticare che nelle scelte umane un re si può sbagliare
E se succederà ti prego non lo odiare

Solo così vedrai che la felicità…
Se la vuoi si trova, ricordati che vola solo chi osa
Dimmelo tu amore come si fa,
dimmelo tu amore come si fa
dammi un motivo per cambiare qualcosa
e ascoltali i consigli poi però fai da sola
E che te ne frega dai pure del tu
Dagli del tu a chi vuoi tu e tutto il mondo sarà una casa… casa..casa

Avrai coraggio solo se avrai paura
rimpianti ed i rimorsi sono la stessa cosa        
E se in un momento strano della tua vita
Senti che stai per cambiare
Bè, allora è l’ora   

Nauczę Cię pływać

 

A kiedy już popłyniesz

 

Morze weźmie Cię za swego przyjaciela

 

I uśpi Cię szumem fal

 

 

Nauczę Cię,że

 

Lepiej jest dawać,niż zwyczajnie mieć

 

I nauczę Cię,że jeśli

 

Nie wymagasz od świata zbyt wiele

 

Umiesz cieszyć się tym,co Cię spotyka

 

Każdego dnia.

 

 

Nauczę Cię jak być odważnym

 

I tego,że odważnym może być

 

Tylko ten,

 

Kto poznał co to strach

 

 

Pamiętaj,że tylko ten.kto próbuje latać

 

Pewnego dnia poleci

 

I to właśnie TY pokażesz światu

 

Jak się lata

 

 

Nauczę Cię radości

 

Zawiozę Cię karetą w dorosły świat

 

Zatańczymy razem na wspanialym balu

 

 

Ale teraz już pora spać

Daj calusa ...

 

                                                  
  

 

 

 



 

 

 



Ta strona internetowa została utworzona bezpłatnie pod adresem Stronygratis.pl. Czy chcesz też mieć własną stronę internetową?
Darmowa rejestracja